Emergenza COVID19
Di seguito, cliccando sui link è possibile consultare le ultime notizie aggiornate in tempo reale. In fondo alla pagina si trovano altri link di interesse.
AGGIORNAMENTO DEL 17/05/2020
On line le Linee Guida ufficiali di Regione Lombardia per la ripartenza
AGGIORNAMENTO DEL 16/05/2020
Reso disponibile il Decreto Legge del 16 maggio 2020, n. 33, attraverso il quale vengono fornite le indicazioni da seguire in questa fase di convivenza con il Coronavirus. Il decreto resterà in vigore fino al 31/07/2020.
AGGIORNAMENTO DEL 13/05/2020
Regione Lombardia, con Ordinanza n. 546 del 13 maggio 2020, incrementa le misure restrittive, rendendo obbligatoria per tutti i Datori di Lavoro la rilevazione della temperatura corporea per i dipendenti prima dell’accesso in azienda. Nel caso di clienti/utenti la misurazione è volontaria.
AGGIORNAMENTO DEL 30/04/2020
Regione Lombardia, con Ordinanza n. 537 del 30 aprile 2020, recepisce il DPCM, adottandone in sostanza tutte le misure. Enfatizzata, come sempre, la necessità di garantire il corretto distanziamento sociale.
AGGIORNAMENTO DEL 26/04/2020
Emanato il DPCM del 26 aprile 2020, con il quale ha inizia la Fase 2, ovvero la fase di convivenza col virus. Dal 04 maggio potranno ripartire alcune attività produttive. Le attività propedeutiche alla ripartenza potranno essere messe in atto dal 27 aprile. Il 18 maggio secondo scaglione di ripartenze.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 24/04/2020
Disponibile dalla data odierna il Protocollo aggiornato per la gestione dei possibili contagi da Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Disponibile inoltre da oggi il testo dell’Ordinanza n. 532 del 24 aprile emanata da Regione Lombardia a modifica e integrazione dell’Ordinanza precedente.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DELL’11/04/2020
Con Ordinanza n. 528 dell’11 aprile, Regione Lombardia recepisce il DPCM 10/04/2020 introducendo specifiche particolari per le attività svolte sul suolo regionale. In particolare si rilevano alcune limitazioni rispetto alle attività consentite dal decreto.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 10/04/2020
Pubblicata la bozza del DPCM 10 aprile 2020 recante nuove disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza Covid-19. Con il decreto si inizia la cosiddetta “fase 2”, sono previste diverse riaperture (incluse nell’allegato 3 al decreto) e le misure di contenimento, pur prevedendo un graduale allargamento delle maglie, vengono prorogate fino al 3 maggio 2020.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 06/04/2020
Disponibili on line le Linee Guida del 25 luglio 2019 aggiornate in virtù dell’emergenza Covid-19, recanti chiarimenti sulle modalità di formazione a distanza e E-learning.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 05/04/2020
Con Ordinanza n. 521 del 4 aprile, Regione Lombardia implementa nuove misure per la gestione dell’emergenza sanitaria in corso. Tra le misure prese, nuove strette sui servizi erogabili e obbligo di indossare la mascherina o altro indumento a protezione di naso e bocca per chiunque lasci la propria residenza.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 24/03/2020
Pubblicato il Testo Unico Coordinato con tutte le misure entrate in vigore per far fronte all’emergenza Covid-19.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 22/03/2020
Pubblicato in data odierna il testo del DPCM 22 marzo 2020 che introduce nuove e più stringenti misure nell’ottica di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Nell’Allegato I sono indicate le attività che hanno la possibilità di proseguire con la produzione, pur a ranghi ridotti.
Il DPCM ha effetto a partire dal 23/03 fino al 03/04, salvo eventuali proroghe rese necessarie dal protrarsi dell’emergenza.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DEL 21/03/2020
Pubblicata l’Ordinanza n. 514 del governatore della Lombardia che dispone nuove limitazioni per contrastare la diffusione del coronavirus.
L’ordinanza è in vigore dal 22 marzo fino al 15 aprile, salvo variazioni dovute all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.
Di seguito una sintesi delle nuove limitazioni regionali che si aggiungono a quelle dei provvedimenti del Governo, così come individuabili sul sito della Regione Lombardia:
- divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
- monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
- sospensione dell’attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
- sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
- sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
- sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
- chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
- chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza;
- fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
- chiusura dei distributori automatici ‘H24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
- divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni.
- sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore. E’ consentita in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
- non è consentito lo spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
- è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici.
Restano aperte edicole, farmacie e parafarmacie ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.
Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.
Per il trasporto pubblico locale valgono comunque le prescrizioni già individuate sul distanziamento degli utenti previste dalle ordinanze precedenti.
AGGIORNAMENTO DEL 17/03/2020 – ore 13.00
È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno il nuovo modello di autodichiarazione da presentare in caso di spostamento, nel quale è stata inserita una nuova voce con la quale l’interessato deve autodichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. 8 marzo 2020 che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus “COVID-19”.
Il nuovo modello prevede inoltre che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.
In fondo alla pagina il link aggiornato.
AGGIORNAMENTO DEL 17/03/2020 – ore 11.00
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto Cura Italia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha stabilito che, per i lavoratori impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, è possibile considerare Dispositivi di Protezione Individuale le mascherine chirurgiche reperibili in commercio.
È inoltre prevista la possibilità di utilizzare, sotto la propria diretta responsabilità, mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alla normativa sull’immissione incommercio.
Di seguito l’estratto della norma:
Articolo 16 “Ulteriori misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività”
1. Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, sull’intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI), di cui all’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, le mascherine chirurgiche reperibili in commercio, il cui uso è disciplinato dall’articolo 34, comma 3, del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9.
2. Ai fini del comma 1, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, gli individui presenti sull’intero territorio nazionale, sotto la propria responsabilità, sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio.
In fondo alla pagina alcuni link utili.
AGGIORNAMENTO DEL 15/03/2020
In questo periodo moltissime aziende chiedono come comportarsi per gestire al meglio l’emergenza sanitaria dovuta al virus SARS CoV2.
Il Governo, a partire dallo scorso 8 marzo ha intensificato le misure di contenimento, estendendole l’11 marzo a tutta la Nazione.
Il 14 marzo è stato reso noto il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” attraverso il quale vengono stabilite alcune procedure utilizzabili nelle realtà produttive (che non possono pertanto avvalersi dello “smart working”) finalizzate alla prevenzione e alla protezione dei lavoratori in azienda.
Di seguito si sintetizzano i punti principali così come indicati sul sito del Ministero della Salute:
Obbligo a casa con febbre oltre 37.5: obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre oltre 37.5 o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
Controlli all’ingresso: il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.
Limitare i contatti con i fornitori esterni: per l’accesso di fornitori esterni si devono individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale. Va ridotto anche l’accesso ai visitatori.
Pulizia e sanificazione: l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e di svago e dei distributori di bevande e snack.
Igiene delle mani: è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti.
Mascherine e guanti: qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi.
Spazi comuni con accessi contingentati (mense, spogliatoi, aree fumatori): l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone.
Possibile chiusura dei reparti non necessari e smart working: limitatamente al periodo dell’emergenza Covid-19, le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza.
Rimodulazione dei livelli produttivi e dei turni: si può procedere a una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.
Ammortizzatori sociali e ferie: utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali o se non fosse sufficiente utilizzare i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.
Stop trasferte e riunioni: sospese e annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordati o organizzati. Non sono consentite neanche le riunioni in presenza (solo quelle urgenti ma con un numero ridotto di persone e a un metro di distanza interpersonale).
Orari ingresso-uscita scaglionati: si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).
Gestione di un caso sintomatico: nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute. L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali contatti stretti. È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.
Altri link utili:
- TESTI DI LEGGE, ORDINANZE: DPCM 11/03/2020
- AUTODICHIARAZIONE PER SPOSTAMENTO DA RESIDENZA: MODELLO AUTODICHIARAZIONE AGGIORNATO – Rev. 04
- INFORMATIVE: DECALOGO DEL MINISTERO DELLA SALUTE
- INFORMATIVE: INFORMATIVA SUL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
- INFORMATIVE: PARERE INAIL SULLA GESTIONE DEI LAVORATORI COVID POSITIVI
- INFORMATIVE: INDICAZIONI OPERATIVE MEDICI COMPETENTI PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore.